documento che
ribadisca con forza il concetto che
nella tutela della salute il medico è portatore di un progetto,
dove la
cura della malattia è saldamente correlata al rapporto di
fiducia con
il proprio paziente.<br>
<br>
</div>
</td>
</tr>
<tr>
<td style="vertical-align: top;"> <br>
<p style="text-align: center;">Capo I -
Solidarietà tra medici Art.57 -
Rispetto reciproco </p>
<div style="text-align: center;">Il rapporto
tra i medici deve ispirarsi
ai
principi del
reciproco rispetto
e della considerazione della rispettiva attività professionale.<br>
Il contrasto di opinione non deve violare i principi di un collegiale
comportamento
e di un civile dibattito. ... Il medico
deve essere solidale nei confronti dei colleghi sottoposti a ingiuste
accuse. </div>
<br>
Art.50 - Tortura,
trattamenti
disumani: <br>
Il medico non
deve in
alcun modo o caso
collaborare,
partecipare o semplicemente
presenziare ad atti di tortura o a trattamenti crudeli, disumani o
degradanti <br>
<hr style="width: 100%; height: 2px;">
<div style="text-align: center;">
<h2><a name="metodo_della_medicina"></a>Metodo della Medicina (e
della psichiatria)<br>
</h2>
<span style="font-weight: bold; font-style: italic;"></span><a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://www.ptsd.va.gov/professional/treatment/children/ptsd_in_children_and_adolescents_overview_for_professionals.asp">PTSD:
National Center for PTSD</a><br>
Importantissimo anche per la metodologia il <a style="font-weight: bold;" href="http://www.raffaellocortina.it/scheda-libro/bessel-van-der-kolk/il-corpo-accusa-il-colpo-9788860307583-1630.html">libro</a><br>
<a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://www.stateofmind.it/2016/01/trauma-corpo-accusa-colpo-van-der-kolk/">TRAUMA:
IL CORPO ACCUSA IL COLPO! – WORKSHOP DI VAN DER KOLK A MILANO</a>, <span style="font-style: italic;">GENNAIO
2016 A gennaio si è tenuto a Milano un workshop con van der Kolk sul
trauma e l'importanza di includere nel trattamento le esperienze
enterocettive del corpo</span><br>
<span style="font-weight: bold;"></span> <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://www.istitutodiscienzecognitive.com/1/workshop_il_corpo_accusa_il_colpo_10580428.html">Workshop
Il corpo accusa il colpo - Istituto di Scienze Cognitive15-16-17
Gennaio 2015 <br>
Milano </a><br>
<div style="text-align: justify; margin-left: 40px;">
<div style="text-align: center;"><span style="font-style: italic;">Mente,
corpo e cervello nell'elaborazione delle memorie traumatiche</span><br style="font-style: italic;">
</div>
<div style="text-align: center;"><a style="font-weight: bold;" href="http://www.raffaellocortina.it/scheda-libro/bessel-van-der-kolk/il-corpo-accusa-il-colpo-9788860307583-1630.html"><span style="font-style: italic;">In collaborazione con Cortina Editore</span></a><br style="font-style: italic;">
</div>
<span style="font-style: italic;">Nel seminario si presenteranno
gli attuali risultati della ricerca relativi all'influenza delle
esperienze traumatiche sul cervello, la mente e il corpo delle persone.
Analizzeremo tecmiche specifiche indirizzate alla regolazione
affettiva, all'integrazione degli aspetti dissociato dell'esperienza,
al superamento del senso di impotenza, ai deficit attentivi e alla
re-integrazione delle connessioni umane.</span> <br>
</div>
<hr style="width: 100%; height: 2px;">Ma che dire di
quanto
DOCUMENTATO NEI FILE:<br>
</div>
<div align="center"><br style="font-weight: bold; font-style: italic;">
</div>
<div align="center"><a href="/LarsonReport.Edit.pdf" onclick="javascript:ssxl('LINK=LarsonReport-Edit');" style="font-weight: bold; font-style: italic;">LarsonReport-Edit</a><br>
<i> <b><a href="/STUPRI_DI_GUERRA.pdf" onclick="javascript:ssxl('LINK=STUPRI-DI-GUERRA:%20i%20figli%20dell%27odio');">STUPRI-DI-GUERRA:
i figli dell'odio</a></b> </i><br>
</div>
<br>
<table style="text-align: center; background-color: rgb(204, 255, 255); width: 300px; margin-left: auto; margin-right: auto; font-family: garamond;" border="4" cellpadding="2" cellspacing="2">
<tbody>
<tr>
<td style="vertical-align: top;"><a href="/U.S._intellingence_and_security.pdf" onclick="javascript:ssxl('LINK=U.S._intellingence_and_security');" style="font-weight: bold; font-style: italic;">U.S._intellingence_and_security</a><br>
<a href="/Possible_influence-on_subject_FOIA.pdf" onclick="javascript:ssxl('LINK=Possible_influence-on_subject_FOIA.pdf');" style="font-weight: bold; font-style: italic;">Possible_influence-on_subject_FOIA.pdf</a><br>
<a href="/LEGGE.HR3200.pdf" onclick="javascript:ssxl('LINK=LEGGE.HR3200.pdf');" style="font-weight: bold; font-style: italic;">LEGGE.HR3200.pdf</a><br>
<br>
</td>
</tr>
</tbody>
</table>
</td>
</tr>
<tr>
</tr>
</tbody>
</table>
<table style="width: 650px; font-family: garamond; text-align: left; margin-left: auto; margin-right: auto;" border="1">
<tbody>
<tr>
<td style="vertical-align: top;"> <span style="font-style: italic;"><br>
</span>
<div style="text-align: justify;">
<div style="margin-left: 40px;"><span style="font-style: italic;"><a name="dottrina_ippocratica"></a>L'</span><a href="http://www.ildiogene.it/EncyPages/Ency=Ippocrate.html" style="font-style: italic; font-weight: bold;">opera di
Ippocrate</a><span style="font-style: italic;"> presenta tratti tanto
innovativi da poter egli essere
considerato il fondatore della scienza medica. In questo modo egli
diede per la prima volta un carattere autonomo e specifico ad una
pratica empirica, conferendole la dignità di una tecnica
(téchne) fondata su un metodo scientifico. E qui cito
testualmente lo stesso Ippocrate. L'ampio
compito assegnato alla medicina richiede un metodo di indagine
altrettanto aperto. Anche qui distanziandosi dalla scuola di Cnido,
Ippocrate ritiene che solo una considerazione globale di tutto il
contesto di vita del malato permette di comprendere e sconfiggere la
malattia, le cui varie manifestazioni sarebbero altrimenti destinate a
rimanere enigmatiche. Tale esame complessivo deve estendersi anche al
passato (anámnesis, ricordo), per poter individuare il male
(diágnosis, conoscenza) e ipotizzarne ragionevolmente il decorso
(prógnosis, previsione). Ciò implica un discernimento,
che viene esercitato applicando una definizione empirica di
«causa»:</span><br>
</div>
<span style="font-style: italic;"></span></div>
<span style="font-style: italic;"> <br>
</span>
<div style="text-align: center;"><span style="font-family: herculanum;"><span style="font-weight: bold;">Il
metodo della medicina</span> </span><br style="font-family: herculanum;">
</div>
<span style="font-family: herculanum;"> La
medicina da gran tempo ormai dispone di tutto, e sono stati trovati
il principio e la via grazie ai quali in lungo tempo sono state fatte
molte e notevoli scoperte, e il resto nel futuro sarà scoperto
se qualcuno, in grado di farlo e a conoscenza di quanto già
è stato scoperto, cercherà prendendo le mosse da queste </span><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">(Sull'antica
medicina, 2)</span><span style="font-family: herculanum;">.</span><br style="font-style: italic; font-family: herculanum;">
<span style="font-family: herculanum;">Coloro
che scrissero le cosiddette Sentenze cnidie hanno sì
descritto correttamente ciò che soffrono i malati in ogni
malattia e come qualcuna di esse si risolve: e fin qui, anche il non
medico potrebbe scrivere correttamente se s'informasse bene presso
ciascuno dei malati su ciò che egli ha sofferto; ma di
ciò che il medico deve ancora sapere - né lo dice il
malato - molte cose sono state omesse; e sono conoscenze diverse nei
diversi casi, alcune anche importanti come sintomi. [...] A me piace
invece che si ponga mente all'intera tecnica (Sul regime delle malattie
acute, 1-2).
Per quanto riguarda la malattia detta «sacra», a me non
appare in nessuna maniera più divina o più sacra di altre
malattie, ma piuttosto ha una natura dalla quale si nasce, come le
altre malattie. Gli uomini le attribuirono una natura e causa divina
per imperizia e stupore, perché non somiglia per nulla ad altre
malattie. E questa concezione della sua divinità è
mantenuta dalla loro incapacità a comprenderla, e la
facilità della maniera con cui è curata (gli uomini ne
sarebbero infatti liberati tramite purificazioni e incantesimi). [...]
Coloro che per la prima volta divinizzarono questa malattia mi sembrano
essere stati simili a quegli uomini che ora sono i prestigiatori, i
purificatori, i saltimbanchi e i ciarlatani, che fingono di essere
molto pii e più colti degli altri. Tali uomini, dunque, usando
la divinità come un pretesto e una copertura della loro
incapacità ad offrire ogni assistenza, hanno diffuso l'opinione
che la malattia è sacra, aggiungendo argomentazioni appropriate
allo scopo <br>
</span>
<div style="text-align: right;"><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">(Sulla malattia sacra,
1-2).</span><br style="font-style: italic; font-family: herculanum;">
</div>
<span style="font-family: herculanum;">Ma alcuni
medici ed esperti di sapienza (sophistái) dicono che
non è possibile che conosca la medicina chi non sa che
cos'è l'uomo, ma questo deve capire chi intende curare
correttamente gli uomini. Il loro discorso tende alla filosofia (es
philosophíen), come per Empedocle e altri che hanno scritto
sulla natura partendo da che cosa è l'uomo e da come si
formò all'inizio e da che cosa è costituito. Ma io
anzitutto ritengo che tutte le cose dette da un esperto di sapienza o
da un medico, o scritte sulla natura, si avvicinino più alla
pittura che la medicina: ritengo invece che non è possibile
conoscere qualcosa di chiaro sulla natura [dell'uomo] da nessun'altra
fonte che dalla medicina. E questo si sarà in grado di
apprenderlo quando si abbraccerà tutta la medicina stessa
correttamente (e finché ad allora mi pare che ci mancherà
molto): intendo questa indagine: sapere che cosa è l'uomo e per
quale genere di cause si forma e tutto il resto, esattamente </span><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">(Sull'antica
medicina, 20).</span><br>
<span style="font-family: herculanum;">Bisogna
in realtà che si ritengano cause di ciascuna [malattia]
quelle cose presenti le quali è necessario che sorga in un certo
modo, e cambiate in un'altra mescolanza è necessario che cessi</span><br>
<div style="text-align: right;"><font size="-1"><span style="font-style: italic; font-family: herculanim;">;</span></font><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">(Sull'antica medicina,
19).</span><br>
</div>
<hr style="width: 100%; height: 2px;">
<div style="text-align: center; margin-left: 40px;"><img src="8886893949p.jpg" title="" alt="tradimento di Ippocrate" style="width: 80px; height: 113px;" align="left"><br>
</div>
<div style="margin-left: 40px;"><a href="http://www.unilibro.com/find_buy/product.asp?sku=43629030&idaff=WMUFNR878421"><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Il tradimento di
Ippocrate. La medicina degli affari</span></a><br>
<div style="text-align: justify;"><a href="http://www.scienzemedicolegali.it/curriculum/cvmastrangelo.html" style="font-weight: bold;">Mastrangelo Domenico</a><br>
ed. <span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Salus
Infirmorum </span> 2010: scienze mediche. medicina <br>
<span style="font-style: italic;">Lo
scopo principale di questo libro è informare la gente. Questo,
che è sempre stato un dovere professionale di ogni medico, oggi
diventa anche un dovere morale, perché i contenuti
dell'informazione sono spesso fatti gravi e potenzialmente lesivi
dell'incolumità e dell'integrità del malato che si affida
ignaro. Purtroppo, la medicina moderna si è trasformata in una
sorta di braccio armato a difesa degli interessi economici di una
industria che prospera sulle precarie condizioni di salute della gente.
L'autore fa una analisi tanto lucida e concreta quanto drammatica della
situazione in cui siamo caduti, ma il lettore capisce chiaramente che
questa analisi non è un atto d'accusa, ma un atto d'amore nei
confronti della vera Medicina. Infatti, travolta dalla potenza
economica dell'industria farmaceutica e dei suoi interessi, la medicina
moderna è troppo spesso al servizio del "business" più
che della gente e nessuno che ami veramente questa professione
può e deve tollerare una simile situazione. </span><br>
</div>
<span style="font-style: italic;"></span></div>
<div style="text-align: center;"><span style="font-style: italic;">
</span><span style="font-weight: bold;"></span><br>
<img src="line1.gif" title="" alt="" style="width: 650px; height: 6px;" vspace="10"><br>
<div style="margin-left: 40px;"><a href="http://www.eleuthera.it/scheda_libro.php?idaut=214&idlib=381"><span style="font-style: italic; font-weight: bold;">Il manicomio chimico</span></a><br style="font-style: italic;">
<div style="text-align: justify;"><span style="font-style: italic;">Oggi
il manicomio non è più costituito da fasce, muri, sbarre, ma è
diventato astratto, invisibile. Si è trasferito direttamente nella
testa, nelle vie neurotrasmettitoriali che regolano i pensieri. Il vero
manicomio, oggi, sono gli psicofarmaci. Stiamo oltretutto assistendo a
una vera e propria mutazione antropologica: agli psichiatri, e alle
case farmaceutiche, non bastano più i malati da curare, ma servono
anche i sani. Lutto, tristezza, rabbia, timidezza, disattenzione, non
sono stati d'animo fisiologici, ma patologie da curare con il farmaco
adatto. Cipriano sottopone a una critica severa i principali dogmi
della psichiatria «moderna»: a cominciare dalla diagnosi, ovvero
l'urgenza burocratica di considerare «malattia» qualunque disagio
psichico, a cui segue l'immancabile prescrizione di un farmaco. E
quando i farmaci non sono sufficienti, ritorna l'uso nascosto delle
fasce e dell'elettrochoc. È questo il nuovo manicomio, meno
appariscente, più discreto, in cui diagnosi e psicofarmaco dominano la
scena.</span><span style="font-style: italic;"></span><br style="font-style: italic;">
<div style="text-align: right;"><span style="font-style: italic;">l'autore
</span><a style="font-weight: bold;" href="http://www.eleuthera.it/scheda_autore.php?idaut=214&idlib=381">Piero
Cipriano (1968), medico psichiatra psicoterapeuta, di formazione
cognitivista ed etnopsichiatrica</a><span style="font-style: italic;">,
ha lavorato in vari Dipartimenti di Salute Mentale d'Italia, dal Friuli
alla Campania, da qualche anno lavora in un SPDC di Roma.</span><br style="font-style: italic;">
</div>
<span style="font-style: italic;">dello stesso autore</span><br style="font-style: italic;">
<span style="font-style: italic;"> <span style="font-weight: bold;">LA SOCIETA' DEI DEVIANTI</span>
- depressi, schizoidi, suicidi, hikikomori, nichilisti, rom, migranti,
cristi in croce e anormali d’ogni sorta (altre storie di psichiatria
riluttante)</span><br style="font-style: italic;">
<span style="font-style: italic;"><span style="font-weight: bold;">LA
FABBRICA DELLA CURA MENTALE </span>- Diario di uno psichiatra
riluttante</span><br>
</div>
<br>
</div>
</div>
<h3><a name="saggezza_antichissima"></a>Antichissima <a href="http://www.liberliber.it/libri/l/lao_tzu/">saggezza
cinese</a></h3>
Da
un'ampia
citazione - <a href="http://avvertenze.aduc.it/lapulce/lode+persona+comune+ovvero+leggenda+della+nascita_10449.php" style="font-weight: bold; font-family: garamond; font-style: italic;">non
più presente nel portale - a
cura di Annapaola Laldi</a>.)<br>
Il
capitolo che,
secondo la disposizione dei manoscritti piu' antichi, apre quel tesoro
di sapienza che e' il <i><b><a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__tao-te-ching-oscar.php">Te
Tao Ching</a>, <a href="http://www.libreriauniversitaria.it/tao-libro-via-virtu-lao/libro/9788872261200">Il
libro della Virtu' della Via</a></b></i>
(piu'
comunemente
noto come <a href="http://www.webring.org/hub/tao" style="font-weight: bold; font-style: italic;">Tao
Te Ching "Il libro
della Via e della Virtù"</a> attribuito a <a href="http://www.tuttocina.it/fdo/taoismo.htm" style="font-weight: bold;">Lao
Tzu</a>.<br style="font-family: garamond; font-style: italic;">
<br style="font-family: garamond; font-style: italic;">
<div style="text-align: center;">1
(38)<br style="font-family: garamond; font-style: italic;">
<span style="font-family: herculanum;">La
virtu' superiore non ha virtu',</span><br style="font-style: italic; font-weight: bold; font-family: herculanum;">
<span style="font-family: herculanum;">perche'
e' virtu'.</span><br style="font-family: herculanum;">
<br style="font-style: italic; font-weight: bold; font-family: herculanum;">
<span style="font-family: herculanum;">La
virtu' inferiore non abbandona mai la sua virtu',</span><br style="font-style: italic; font-weight: bold; font-family: herculanum;">
<span style="font-family: herculanum;">perche'
non e' virtu'.</span><br style="font-family: herculanum;">
<br style="font-style: italic; font-weight: bold; font-family: herculanum;">
<span style="font-family: herculanum;">La
virtu' superiore non agisce e non ha scopo,</span><br style="font-style: italic; font-weight: bold; font-family: herculanum;">
<span style="font-family: herculanum;">la
virtu' inferiore agisce e ha uno scopo.</span><br style="font-family: herculanum;">
<br style="font-style: italic; font-weight: bold; font-family: herculanum;">
<span style="font-family: herculanum;">La
bonta' superiore agisce e non ha scopo,</span><br style="font-style: italic; font-weight: bold; font-family: herculanum;">
<span style="font-family: herculanum;">giustizia
superiore agisce, e ha uno scopo.</span><br style="font-family: herculanum;">
<br style="font-style: italic; font-weight: bold; font-family: herculanum;">
<span style="font-family: herculanum;">Le
norme superiori di comportamento agiscono,</span><br style="font-style: italic; font-weight: bold; font-family: herculanum;">
<span style="font-family: herculanum;">e
bisogna ubbidire,</span><br style="font-style: italic; font-weight: bold; font-family: herculanum;">
<span style="font-family: herculanum;">altrimenti
si tirano su le maniche e ti costringono.</span><br style="font-family: herculanum;">
<br style="font-style: italic; font-weight: bold; font-family: herculanum;">
<span style="font-family: herculanum;">Percio'
si deve dire:</span><br style="font-style: italic; font-weight: bold; font-family: herculanum;">
<span style="font-family: herculanum;">si
perde la Via, resta la virtu'.</span><br style="font-style: italic; font-weight: bold; font-family: herculanum;">
<span style="font-family: herculanum;">Si
perde la virtu', resta la bonta'.</span><br style="font-style: italic; font-weight: bold; font-family: herculanum;">
<span style="font-family: herculanum;">Si
perde la bonta', resta la giustizia.</span><br style="font-style: italic; font-weight: bold; font-family: herculanum;">
<span style="font-family: herculanum;">Si
perde la giustizia, restano le norme di comportamento.</span><br style="font-family: herculanum;">
<br style="font-style: italic; font-weight: bold; font-family: herculanum;">
<span style="font-family: herculanum;">Le
norme di comportamento,</span><br style="font-style: italic; font-weight: bold; font-family: herculanum;">
<span style="font-family: herculanum;">solo
rivestimento esteriore di lealta' e fedelta',</span><br style="font-style: italic; font-weight: bold; font-family: herculanum;">
<span style="font-family: herculanum;">e
inizio del disordine.</span><br style="font-family: herculanum;">
<br style="font-style: italic; font-weight: bold; font-family: herculanum;">
<span style="font-family: herculanum;">Consapevolezza
capace di prevedere e' il fiore della Via,</span><br style="font-style: italic; font-weight: bold; font-family: herculanum;">
<span style="font-family: herculanum;">ma
anche inizio di stoltezza.</span><br style="font-family: herculanum;">
<br style="font-style: italic; font-weight: bold; font-family: herculanum;">
<span style="font-family: herculanum;">Percio'
l'uomo compiuto si attiene alla sostanza,</span><br style="font-style: italic; font-weight: bold; color: rgb(204, 0, 0); font-family: herculanum;">
<span style="font-family: herculanum;">e
non si ferma alla superficie,</span><br style="font-style: italic; font-weight: bold; color: rgb(204, 0, 0); font-family: herculanum;">
<span style="font-family: herculanum;">si
attiene al nòcciolo e non al fiore.</span><span style="font-family: herculanum;"><br>
Percio'
trascura questo e preferisce quello</span>. <br style="font-family: garamond; font-style: italic; font-weight: bold;">
</div>
<br style="font-family: garamond; font-style: italic;">
<div style="text-align: justify;">
<hr style="width: 100%; height: 2px;">La
citazione proposta e' tratta da:<span style="font-style: italic;"> </span><a href="http://www.unilibro.it/find_buy/findresult/libreria/prodotto-libro/titolo-te_tao_ching_il_libro_della_virtu_della_via/autore-vitale_augusto_.htm" style="font-weight: bold; font-style: italic;">Te Tao Ching -Il libro
della
Virtu' della
Via</a> (Interpretazione del testo e commento di <a href="http://www.unilibro.it/find_buy/findresult/libreria/prodotto-libro/autore-vitale_augusto_.htm" style="font-weight: bold; font-style: italic;">Augusto Vitale</a><span style="font-style: italic;">,</span> con una
prefazione di <a href="http://www.lafeltrinelli.it/catalogo/aut/167682.html" style="font-weight: bold; font-style: italic;">Eugenio Borgna</a><span style="font-style: italic;">), </span><a style="font-weight: bold;" href="http://www.morettievitali.it">Moretti & Vitali</a>,
Bergamo 2004, p. 77s. un volume
ulteriormente
impreziosito da alcune tavole a colori riproducenti pitture cinesi
dall'VIII al XX secolo e.v.<br style="font-family: garamond; font-style: italic;">
<div style="margin-left: 40px;"><span style="font-style: italic;">Il
libro
attribuito a </span><a href="http://www.unilibro.it/book/lao-tze/tao-te-ching/9780486297927" style="font-weight: bold; font-style: italic;">LAO TZE</a><span style="font-style: italic;"> (=Vecchio
Maestro), che si
presume vissuto in Cina nel VI sec. avanti era volgare (a.e.v.), e'
piu' noto come </span><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Tao Te
Ching</span><span style="font-style: italic;"> (</span><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Il libro
della Via e della Virtu'</span><span style="font-style: italic;">);
le sue versioni piu' antiche tramandateci risalgono alla meta' del I
sec. a.e.v., ma nel 1973, in una tomba di </span><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Mawangdui</span><span style="font-style: italic;"> (provincia dello
Hunan), insieme con altri importantissimi reperti, furono rinvenute due
copie del libro piu' antiche di quelle conosciute, in cui il testo e'
pero' disposto in modo diverso e reca il titolo di </span><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Te Tao Ching</span><span style="font-style: italic;"> (</span><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Il
libro della
Virtu' e della
Via</span><span style="font-style: italic;">);
infatti la sezione </span><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">"Te"</span><span style="font-style: italic;"> (capp. 38-81) precede la sezione </span><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">"Tao"</span><span style="font-style: italic;"> (capp.
1-37). Un ulteriore interessante ritrovamento nel 1993 a Goudian
(provincia dello Hubei) fa risalire la data di composizione al IV sec.
a.e.v.. In generale queste ultime scoperte hanno spinto a rivedere
molte cose dell'antica cultura cinese, gettando nuova luce anche sul
nostro testo.</span><br style="font-family: garamond; font-style: italic;">
<span style="font-style: italic;">Comunque
sia, il libro di </span><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Lao Tze</span><span style="font-style: italic;">,
che consiste di 81 brevi capitoli (in tutto cinquemila parole), risulta
essere il piu' tradotto subito dopo la Bibbia (oltre 250 versioni,
comprese quelle in yiddish e in esperanto). Anche in italiano sono a
disposizione diverse versioni sia direttamente dal cinese sia da
traduzioni dal francese e dal tedesco, opera di famosi ricercatori,
quali, rispettivamente, J.J.L.Duyvendak e </span><a href="http://www.ilgiardinodeilibri.it/autori/_richard_wilhelm.php" style="font-weight: bold; font-style: italic;">Richard Wilhelm</a><span style="font-style: italic;">.</span><br style="font-family: garamond; font-style: italic;">
<span style="font-style: italic;">A
chi
fosse interessato a un
approccio filologico (con testo cinese a fronte) segnalo anche </span><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">LAOZI</span><span style="font-style: italic;">,
Genesi del </span><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">"Daodejing"</span><span style="font-style: italic;"> (a cura di Attilio Andreini), Einaudi,
Torino
2004 (qui i termini e i nomi cinesi sono riportati secondo le piu'
recente regole di traslitterazione; es.: </span><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">LAO TZE</span><span style="font-style: italic;"> - o </span><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">LAO TZU</span><span style="font-style: italic;">- = </span><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">LAOZI</span><span style="font-style: italic;">; </span><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">TAO
TE CHING</span><span style="font-style: italic;"> = </span><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">DAODEJING</span><span style="font-style: italic;">, ecc.). Questo libro ha un saggio
introduttivo
di </span><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Maurizio
Scarpari</span><span style="font-style: italic;">, dal quale ho attinto
alcune delle informazioni
sopra riferite.<br>
<br>
</span></div>
</div>
</td>