Group, alle spalle del Patto Atlantico. Un
potentato, il Bilderberg
Group,
del quale la
stampa non ha mancato di occuparsi negli ultimi anni.... Può
essere
illuminante ricordare come la stampa definisse il Bilderberg, in
occasione dei suoi
meeting a porte chiuse che si sono susseguiti negli ultimi decenni
dalla Turchia all’Inghilterra, da Cernobbio
ad
Aquisgrana, dalla Francia alla Confederazione Elvetica.</i></div>
<i> </i>
<hr style="width: 100%; height: 2px; margin-left: 0px; font-style: italic; margin-right: 0px;"><i>
</i>
<div style="text-align: justify;"><i> </i></div>
<i> </i>
<div style="margin-left: 40px; text-align: justify;"><span style="font-style: italic;"><i>La
stampa
statunitense, all’atto della fondazione, definì la Trilateral
né più e
né meno che una filiazione del Bilderberg.
Si noti però come il Sistema
mostri un’anima
non
solo
capitalista e come il suo obiettivo non sia un’egemonia
soltanto
“economica”.E'
un’organizzazione
semi-ufficiale (le notizie fornite dalla pubblica informazione sono
sempre state rare e discontinue) creata nel 1973, che riunisce
altissime personalità della finanza e della politica, docenti
universitari, esponenti sindacali e giornalisti. Questi
personaggi provengono da Stati
Uniti, Europa e Giappone.</i></span><i><br>
</i></div>
<i> </i>
<div style="text-align: justify;"><i> Ma
se è pur vero che
la lista dei membri del Bilderberg è "segreta ed elitaria", lo
scorrere dei nomi
NON esaurisce certo l'elenco dei nomi "eccellenti",
dei leaders di ben noti e attivi "gruppi di
Potere" in piena e
purtroppo
spesso pericolosa o almeno dannosa azione. Si vocifera che
esistano e si combattano o si alleino di volta in volta tra di loro chi
dice dieci, chi quaranta di queste <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Lobby" style="font-weight: bold;">lobbies</a>,
gruppi
di pressione, mafie, gruppi-ombra
ecc.:
non sarebbe forse di fondamentale e superiore pubblica utilità
cercar
di riconoscerne e collegarne
i componenti
secondo una mappa aggiornata: comprensiva e organica e non solo
unilaterale? Un accurata disamina e selezione di queste attribuzioni di
nomi e di
situazioni politico-finanziarie potrebbe produrre risultati
magari inaspettati.<br>
</i></div>
<i> </i>
<div style="text-align: justify;"><i>Il termine
proclamato in
un determinato contesto storico da George
Bush senior origina piuttosto da <a href="http://lux-hominum.blogspot.it/2012/05/integralistisette-domande-inquietanti.html" style="font-weight: bold;">organizzazioni
ultracattoliche</a>: , <a href="http://www.kelebekler.com/cesnur/storia/it10.htm" style="font-weight: bold; font-style: italic;">Tradizione,
Famiglia e
Proprietà</a> / <a href="http://www.tfp.org.br/" style="font-weight: bold; font-style: italic;">Sociedade
Brasileira de Defesa da
Tradição, Família e Propriedad</a>
ecc. - e si
è generalizzato nel definire il diffuso sospetto per un
ipotetico gigantesco,
internazionale, multi-generazionale intrigo, definito come New
World
Order che forse sarebbe meglio chiamare Old
World Order,
in quanto relativamente attendibili fonti parlerebbero di
volontà
di RESTAURAZIONE "politica" <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Merovingi" style="font-weight: bold; font-style: italic;">Merovingia</a>
cioè
precedente <a href="http://images.google.it/images?q=Carlo+Magno&hl=it&lr=lang_en&um=1&ie=UTF-8&sa=X&oi=images&ct=title" style="font-weight: bold;">Carlo Magno</a>, oggetto di <a style="font-weight: bold;" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Merovingi#Leggende_moderne">leggende
più o meno "riattualizzate"</a>. Comunque sia, sicuramente un
"qualcosa" di
supernazionale ed extra-storico
esiste
e si fa sentire...: ma da inquadrarsi non
solo su mentalità occidento-centriche. <br>
Con molta probabilità, molto più incisiva sulle sorti
quanto meno dell'Europa del secolo XX se non sulle sorti mondiali
è forse il meno noto <a href="http://wikispooks.com/wiki/Document:The_Pinay_Circle"><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Pinay Cercle</span></a>
(come
d'abitudine non traduciamo il paragrafo).<br>
<br>
</i></div>
<i> </i>
<div style="margin-left: 40px; text-align: justify;"><i><a href="http://www.voltairenet.org/"><img src="logo-voltaire-210x38.gif" alt="réseau Voltaire" style="border: 0px solid ; width: 210px; height: 38px; float: left;"></a>Apartheid
et anti-communisme<span class="titre1"><a href="http://www.gnosticliberationfront.com/le_cercle.htm" style="font-weight: bold; font-style: italic;"> Les
gentlemen
du Cercle Pinay</a><br>
</span><span style="font-style: italic;">Dans
les années 70 et 80, un groupe informel de dirigeants des
services
secrets occidentaux se réunissait autour de l’ancien
président du
Conseil français, <span style="font-weight: bold;">Antoine
Pinay</span>.
Ce Cercle disposait de contacts avec
les think tanks de l’époque et d’entrées dans la presse.
Il organisa
des campagnes de dénigrement de l’Union soviétique et de
déstabilisation de dirigeants socialistes européens.
Retraité de la
politique, Antoine Pinay menait une seconde carrière pour la
défense de
l’apartheid en Afrique du Sud et de l’</span><i style="font-style: italic;">"<span style="font-weight: bold;">Occident
chrétien</span></i><span style="font-style: italic;">".</span></i></div>
<i> <br>
</i>
<hr style="width: 100%; height: 2px;"><i> </i>
<div style="margin-left: 40px; font-style: italic;"><span style="font-weight: bold;"><i>Televideo</i></span><i>: <font-family: garamond="">27/01/2008
14:32 Davos:
pace in MO e clima priorità 20 Pace
in Medio Oriente e azioni
concrete nella lotta ai
cambiamenti
climatici: queste alcune delle
priorità per il 2008
indicate a Davos dal <a href="http://www.weforum.org/" style="font-weight: bold;">World
Economic Forum (Wef)</a> </font-family:></i></div>
<i>Una curiosità letteraria:
l'<a href="https://wwww.ansa.it/lifestyle/notizie/lusso/viaggi/2015/05/09/lassu-nella-montagna-incantata-lex-sanatorio-set-di-sorrentino_37074c57-6744-402e-9257-2e25346f6afc.html" style="font-weight: bold; font-style: italic;">Hotel
Schatzalp</a>
era il <span style="font-weight: bold;">Sanatorio</span>
in
cui Thomas
Mann</a> aveva ambientato la Montagna
Incantata </i>
<hr style="width: 100%; height: 2px;"><i> </i>
<h3><i><a name="lobotomia"></a>Lobotomia
e Politica Estera</i></h3>
<i>E qui
è
opportuno riportare
integralmente quanto già presente nel file/capitolo <a href="mal.htm#lobotomia" style="font-style: italic; font-weight: bold;">Malattie
rare
in
offerta speciale</a> per poterne completare di volta
in volta i
contenuti con eventuali successivi
commenti e ulteriori precisazioni
metodologiche: si
tratta infatti di un esempio in sè forse bizzarro ma per questo
ancor più efficace
per evidenziare come
- da raffronti
incrociati - possano svilupparsi strumenti
di ricerca
e conoscenza
molto più generali.<br>
</i>
<div style="text-align: center;"><i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=9RfJv4zGpkw"><font face="Optima" size="+1"><font class="content" size="+1"><img style="border: 0px solid ; width: 620px; height: 465px;" alt="lobotomia tecnica e presupposti" src="lobotomia.gif" vspace="10"></font></font></a><br>
</i></div>
<i> <a href="http://adamant.typepad.com"><img src="stampp12.jpg" title="" alt="francobollo portoghese recente" style="border: 0px solid ; width: 104px; height: 132px;" align="left" vspace="10"></a><br>
</i>
<div style="text-align: left;"><span style="font-style: italic;"><i><br>
Antonio
Caetano de
Abreu Freire Egas
Moniz, nato nel 1874 e laureato a Coimbra, neurologo,
letterato
e
politico merita
un
capitolo tutto suo (fu
deputato, ambasciatore, ministro
degli Esteri).</i></span><i><br style="font-style: italic;">
<span style="font-style: italic;">(</span><a href="http://adamant.typepad.com" style="font-weight: bold; font-style: italic;">Moniz
Lobotomy Stamp</a><span style="font-style: italic;">)
(This
is an actual
Portuguese stamp posted by Christine at Monday, August 01, 2005)<br>
<br>
<br>
<br>
<br>
</span> </i>
<div style="text-align: center;"><i><img style="width: 100px; height: 153px;" alt="Mario Tobino Il Manicomio di Pechino" src="Tobino.png" align="right"><br>
</i></div>
<i> <font style="font-family: garamond; font-weight: normal;"><font style="font-family: garamond;"><font style="font-family: garamond;"><font style="font-family: garamond;"><br>
Per quanto riguarda l'Italia: applicazione e consapevoli critiche nel
libro:<br>
<a href="http://www.basc.it/index.php?p=scaffale/201005/scaffale"><span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Mario Tobino IL
Maniicomio di Pechino</span></a> pp.29-35<br>
<br>
<br>
<br>
<br style="font-style: italic;">
</font></font></font></font> </i>
<div style="text-align: center;"><i> <br>
<br>
</i>
<hr style="width: 100%; height: 2px;"><i><a href="http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2004/08_Agosto/06/nobel.shtml" style="font-weight: bold; font-style: italic;">Inventò
la
lobotomia,
toglietegli il Nobel</a> </i></div>
<i>Pubblicato
il 13 novembre
2005 da <a href="http://www.corriere.it/" style="font-weight: bold; font-style: italic;">IL Corriere
della Sera</a>-
nel Corriere
della sera e non solo in <a href="http://thebestofworse.blogspot.it/2007/07/invent-la-lobotomia-toglietegli-il.html" style="font-weight: bold; font-style: italic;">the best of
worse</a>
o nel <a href="http://www.beppegrillo.it/" style="font-weight: bold; font-style: italic;">blog
di
Beppe Grillo</a> - un
precedente articolo del6 agosto 2004 di <a href="http://www.corriere.it/">Alessio
Altichieri</a>.<br>
</i>
<div style="margin-left: 40px; font-style: italic; text-align: justify;"><i>La
proposta di revocare il Nobel ai non meritori è assolutamente
condivisibile. Non solo, aggiungeremmo al nome di Moniz anche
quello
del neuroscienziato <a href="http://nobelprize.org/nobel_prizes/medicine/laureates/1970/axelrod-bio.html" style="font-weight: bold;">Julius Axelrod</a>,
vincitore nel 1970 del Nobel
per la
medicina grazie a lavori che posero le basi per antidepressivi di cui
fanno parte il Prozac e lo Zoloft. Il
neurochirurgo portoghese Egas Moniz aveva
ottenuto il riconoscimento nel 1949. Perché
un
Nobel non può essere
"de-nobelizzato"?
La domanda è stuzzicante, perché Sutherland ha trovato un
nome degno
d’una campagna: il neurochirurgo Egas Moniz, portoghese, premiato con
il Nobel nel 1949, oltre mezzo secolo fa. Naturalmente Moniz è
oggi
dimenticato. Invece Antonio
Caetano de
Abreu Freire Egas
Moniz, nato nel 1874 e laureato a Coimbra, neurologo,
letterato
e
politico merita
un
capitolo tutto suo (fu
deputato, ambasciatore, ministro degli Esteri). Moniz
inventò nel 1935 un procedimento che
ancora
oggi, benché abbandonato, ha un nome che fa paura: lobotomia.
Tutto
cominciò a un congresso in cui chirurghi
americani mostrarono che se agli scimpanzé si tagliavano i lobi
frontali dal resto del cervello, le scimmie smettevano di saltare su e
giù per la gabbia. Moniz tornò a casa entusiasta e
cominciò a praticare la lobotomia sui pazienti del manicomio di
Lisbona, soprattutto donne, senza alcun permesso. Fu un successone: i
matti diventavano vegetali o zombie, e le corsie
psichiatriche non
risuonavano più di urla isteriche. Moniz divenne un eroe,
premiato nel
1949 con il Nobel in quanto "uomo meraviglioso".
Stranamente
le
proteste
giunsero da quartieri
inattesi: l’Unione Sovietica (che curava i cittadini scomodi con
overdose di psicofarmaci) e i seguaci di Scientology. Naturalmente
l’entusiasmo durò poco: un
paziente di
Moniz, che forse non era stato
lobotomizzato del tutto, si vendicò sparandogli alla schiena.
Ma il Nobel a Moniz, quello, non fu mai tolto.</i></div>
<i> </i></div>
<i> <br>
Ma se questo è l'antefatto da cui prendere spunto, è da
considerarsi fondamentale quanto indirettamente può derivarne in
vista di considerazioni
e ricerche ulteriori di portata più generale e
non
solo
attinente al mal-uso della Medicina.<br>
</i>
<div style="margin-left: 40px;"><span style="font-style: italic;"><i>Antonio
Caetano de
Abreu Freire Egas
Moni, nato nel 1874 e laureato a Coimbra, neurologo,
letterato
e
politico merita
un
capitolo tutto suo (fu
deputato, ambasciatore, ministro
degli
Esteri nel 1917 e Presidente della Delegazione Portoghese alla
Conferenza di Pace di Parigi del 1918)</i></span><i>. </i></div>
<i> </i>
<hr style="width: 100%; height: 2px;"><i>Peraltro
in altri anni, in un altro dopoguerra, in un differente contesto
storico anche l'italiano <a href="http://www.esteri.it/MAE/IT/Ministero/IL_MAE/Ministri_Esteri/Gaetano_Martino.htm" style="font-weight: bold;">Gaetano
Martino</a>, rivestì i panni inaspettati di Ministro
degli
Esteri. </i>
<ul class="ultop">
<i> </i>
<li style="font-style: italic;"><i>Nato
a
Messina il
25 novembre
1900, dedecuto il 21 luglio 1967.</i></li>
<i> </i>
<li style="font-style: italic;"><i>Laureato
in
Medicina, docente
universitario e rettore dell’Università di Messina.</i></li>
<i> </i>
<li style="font-style: italic;"><i>Protagonista
del ‘rilancio’ europeo a metà degli anni ‘50,
Martino, all’epoca Ministro
degli
affari esteri, è il
promotore della Conferenza dei ministri degli esteri della
Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA),
tenutasi a Messina dal I al 3 giugno 1955.</i></li>
<i> </i>
<li style="font-style: italic; text-align: justify;"><i>Siamo
tutti ansiosi di
estendere sempre
più la nostra integrazione… Mi auguro che in questa Conferenza
aggiungeremo un’altra pietra alle fondamenta della costruzione europea,
dichiara Martino in
apertura dei lavori, dando un forte segnale per riprendere la via
dell’integrazione, cominciando da quella economica.</i></li>
<i> </i>
<li style="font-style: italic; text-align: justify;"><i>In
meno di
due
anni si arriva
alla firma dei Trattati di Roma e il Ministro
Martino guida la delegazione italiana per la stesura e la firma dei
Trattati di Roma. </i></li>
<i> </i>
<li style="font-style: italic; text-align: justify;"><i>Ministro
della pubblica istruzione durante il Governo Scelba,
diviene, in
seguito ad un rimpasto,
nel settembre
1954, Ministro degli affari esteri, carica che mantiene nel I Governo
Segni fino al 1957. In questa veste, il 21 novembre 1956, pronuncia
un discorso
all’Assemblea dell’ONU, un anno dopo l’ammissione dell’Italia alle
Nazione Unite. E’ la prima volta di un ministro italiano.</i></li>
<i> </i>
<li style="font-style: italic; font-weight: bold; text-align: justify;"><i>Martino
è anche uno dei tre “saggi” della NATO autori del rapporto sui
compiti dell’Alleanza atlantica nella sfera civile.</i></li>
<i> </i>
<li style="text-align: justify;"><i>Lasciata
la Farnesina nel
1957, nel 1960 e nel
1961 è
Capo della delegazione parlamentare italiana alla XV e alla XVI
Assemblea generale dell’ONU a New York e, dal 1962 al 1964, Presidente
del Parlamento europeo. </i></li>
<i> </i>
</ul>
<i> </i>
<div style="text-align: justify;"><i>Partendo
da queste
indicazioni si arriva per
caso a incrociare
due
bizzarre segnalazioni che,
se messe assieme, possono
suscitare
notevole perplessità. Il
lavoro dell'<span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Associazione</span>
consiste nel raccogliere
informazioni - se possibile di prima mano, anche in minime "briciole"-
per poi, intersecandole
fra loro,
poco per volta
trovare una
"tessitura" così compatta da far emergere anche verità
che sembravano
nascoste o inesistenti. Ci era stato segnalato l'articolo del <a href="http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2004/08_Agosto/06/nobel.shtml" style="font-style: italic; font-weight: bold;">Corriere
della sera</a>: <span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Corriere</span>
non
solo <span style="font-style: italic; font-weight: bold;">"altraconsapevvolezza"</span>
o "<span style="font-style: italic; font-weight: bold;">blog
di Beppe
Grillo</span>")
che si scagliava contro la lobotomia. Ma se l'interesse del <span style="font-weight: bold; font-style: italic;">Corriere</span>
su
questo argomento può già di per sé "fare notizia",
il
collegamento indiretto e sottostante è ben più
stimolante.